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La zecca, un artropode per nulla gradito

La primavera è il periodo in cui la natura si risveglia; l'aumentare delle ore di sole nella giornata, unito a quello delle temperature, determina profonde modifiche nel metabolismo di piante ed animali che vedono incrementare il proprio gradi di attività.

Purtroppo però, la primavera è il periodo di risveglio anche delle zecche, parassiti non molto simpatici.

Cosa sono le zecche

Le zecche sono degli artropodi, come i  ragni, e sono le temute portatrici della Borrelia burgdoferi una spirocheta che causa il morbo di Lyme.

Cosa è la malattia di Lyme

La malattia di Lyme è un'antropozoonosi, ovvero una malattia che si trasmette tra animali e che può colpire anche l'uomo.
Essa è dovuta allo spirocheta Borrelia burgdorferi il cui artropode vettore è la zecca Ixodes, che parassita mammiferi selvatici e uccelli.

La top-model Bella Hadid, vittima della malattia di Lyme

Questa malattia ha avuto recentemente grande attenzione sui media quando si è avuto notizia che anche la top-model Bella Hadid è stata vittima della malattia di Lyme.


La fase secondaria disseminata, che compare solo qualche settimana dopo l'avvenuto morso, ha permesso la descrizione della malattia da parte del dottor Burgdorfer (da cui la spirocheta ha preso il nome) in seguito a un'epidemia di artriti a Lyme, nel Connecticut, nel 1982.

L'Europa nel mirino

In Europa occidentale ci sono stati diversi e molteplici cambiamenti negli ultimi decenni; un aumento enorme dell'imboschimento, una crescita molto più forte della vegetazione a causa dell'aumento dell'uso degli agenti fertilizzanti e un aumento delle concentrazioni di CO2, più precipitazioni e quindi aumento dei livelli di umidità; queste modifiche hanno determinato le condizioni migliori per la diffusione delle zecche.
La malattia di Lyme non colpisce solo l'uomo, ma anche un gran numero di animali selvatici come cervi, procioni, opossum, scoiattoli, ricci e piccoli roditori; tutti questi animali, se infettati, fungono anche da serbatoi dell'infezione per l'uomo, anche se generalmente, l'infezione è trasmessa all'uomo dagli animali domestici in particolar modo bovini, ovini, equini e cane.
Il fattore di rischio primario è l'esposizione a zone boschive o erbose abitate da zecche infette da Borrelia burgdoferi.

Come riconoscere la malattia

L'elemento più caratteristico della malattia è una lesione cutanea, l'eritema migrans, che compare solitamente entro 3-20 giorni dopo il morso della zecca.
Comincia come una macula rossa o una papula nel sito del morso e si espande dopo giorni o settimane, a volte con schiarimento centrale.
I sintomi possono essere confusi con quelli di uno stato influenzale, cui si aggiungono molto frequentemente, emicrania, linfadenopatia e lesioni cutanee multiple.
Questa sintomatologia se non trattata può durare per settimane o addirittura mesi.
Le prime manifestazioni diffuse includono le lesioni cutanee secondarie, il coinvolgimento neurologico, cardiaco e sintomi muscolo-scheletrici solitamente dolore ai giunti ed i tessuti molli circostanti.
Purtroppo attualmente non esiste in commercio un vaccino per il morbo di Lyme ad uso umano, anche se ci sono buone prospettive; è stato infatti dimostrato che la malattia può essere prevenuta mediante immunizzazione con vaccino a base di una proteina A di superficie (OSPA).
Due diversi vaccini a base di proteina A (OSPA) di superficie hanno dimostrato la loro efficacia in studi clinici: LYMErix (SmithKline Beecham) e ImuLyme (Pasteur MeRieux-Connaught) per gli Stati Uniti. Inoltre, un vaccino multivalente OSPA (Baxter Bioscience) per l'Europa è stato testato in studi clinici di fase I/II.
Nel 2017 la Food and Drug Administration ha approvato il via alla sperimentazione di quello che è ad oggi l'unico progetto di sviluppo di un vaccino anti Lyme nell'Industria farmaceutica, il VLA15 dell'azienda farmaceutica Valneva che lo sta testando (e che forse sarà disponibile già dal 2018).
Fungerà da profilassi anti-zecca per bambini sopra i due anni e per gli adulti e avrà ampio spettro contro la maggior parte dei sierotipi di Borrelia. I trial della prima fase (Fase I) sono stati portati a termine in marzo 2018 su 180 soggetti americani ed europei. Sono stati dimostrati un buon profilo di sicurezza e una buona risposta di anticorpi OSPA-lgG specifici contro tutti i sierotipi OSPA.
Questi dati pre-clinici dimostrano quindi che il nuovo vaccino ha la potenzialità di provvedere una protezione contro la maggior parte di specie di Borrelia che causano il Lyme.
Nell'attesa di futuri sviluppi per quanto riguarda il vaccino, la prevenzione, cioè evitare il morso della zecca, resta l'unica forma di difesa. Come difendersi dalle zecche Difendersi dalle zecche non è semplice, perchè sono comuni in ambienti che sono maggiormente frequentati da uomo e animali in primavera - estate, ovvero luoghi verdi all'aperto.

Farmaci e app...

Oltre ai dispositivi spray, creme, pinzette per l'estrazione della zecca, gli ultrasuoni, dal 2014 è arrivata in aiuto anche la tecnologia.
E' stata sviluppata infatti nel 2014, nei Paesi Bassi, la prima app mobile, 'Tekenbeet', realizzata da RIVM (Istituto Nazionale per la Salute Pubblica e l'Ambiente) in collaborazione con le organizzazioni nazionali naturalistiche, l’associazione dei servizi sanitari e diverse università. Essa offre informazioni utili riguardo la prevenzione, cosa fare in caso di puntura e la localizzazione aggiornata in tempo reale delle zone geografiche a rischio zecca.

Esiste anche una corrispettiva app svizzera, scaricabile nel Play Store Android, che si chiama "Zecca", con le medesime informazioni e utilità.

Delegare ad un'app su smartphone la trasmissione del messaggio di informazione-prevenzione sanitaria è un'ottima scelta, soprattutto per rivolgersi ad un pubblico di ragazzi/giovani che possiedono ormai tutti un cellulare e lo usano per le più diverse attività quotidiane.
Speriamo che a breve venga resa disponibile anche una versione italiana.

La Borrellia Burgdoferi in breve

La borrellia appartiene all' ordine delle spirochete con Lectospire e Treponemi.
Isolata da una zecca nel 1982 da Burgdorfer e Barbour, riconosciuta come l'agente responsabile della malattia di Lyme (Connecticut, USA) in bambini affetti da artrite giovanile.
Il genere Borrelia include almeno 37 specie note, di cui 12 sono correlate con la malattia di Lyme.
La membrana esterna è composta da vari tipi di lipoproteine (Osp) di superficie esterna che sono state studiate e caratterizzate (OspA, OspF). Il genoma di B. Burgdorferi include un cromosoma lineare, di dimensioni approssimativamente di una megabase, con 21 plasmidi (12 lineari e 9 circolari). Gern L. Parasite 2008; 15:244-247

Norme di prevenzione

Alcune semplici precauzioni possono contrastare il morso della zecca; non sono efficaci al 100%  ma di sicuro aiutano parecchio a rendere più "difficile" la puntura della zecca.

  • Indossare scarpe e stivali chiusi
  • indossare camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi
  • Pantaloni inseriti negli stivali o nelle scarpe al fine di proteggere le gambe dall’attacco delle zecche
  • Indossare abiti color pastello che permettono di vedere facilmente le zecche.
  • Tenere i capelli lunghi raccolti o tirati indietro in un cappello per una maggiore protezione
  • Non sedersi sull’erba
  • Verificare che sul corpo e su quello dei bambini non ci siano zecche.
  • Lavare tutti gli abiti prima di abbandonare le zone infestate dalle zecche
  • Lavare la testa e il corpo dei bambini al fine di eliminare qualche zecca nascosta.
  • I repellenti per insetti che contengono DEET (N, N-dietil-meta-toluamide) possono aiutare ad allontanare le zecche.
    L’uso non è consigliato ai bambini di età inferiore ai 2 mesi. Il DEET può essere usato su pelle esposta, così come vestiti, calzini e scarpe, ma non deve essere usato sul viso, sotto i vestiti o sulle mani di bambini piccoli.

Cosa fare se si viene punti da una zecca

Come estrarre una zecca

Evitare di usare olio o calore per far staccare il parassita, l’obiettivo è quello di estrarlo il più rapidamente possibile e non aspettare che si stacchi da solo.

  1. Utilizzando una pinzetta (ne esistono di specifiche) afferrare la zecca il più possibile vicino alla cute dell’ospite per evitare di rompere l’apparato boccale (rostro); non afferrarla nel corpo (per evitare pericolosi rigurgiti di materiale attraverso un effetto siringa).
  2. Estrarre il parassita tirando verso l’alto con una forza costante.
  3. Se il rostro dovesse rompersi si noterà un puntino nero residuo sulla pelle ed è consigliabile cercare di estrarlo con le pinzette o con la punta di un ago sterile.
  4. Uccidere la zecca immergendola in alcool, avvolgendola in nastro adesivo o bruciandola, ma NON schiacciarla con le dita.
  5. Disinfettare la cute con un disinfettante trasparente (non usare iodopovidone, il cui colore marrone non permetterebbe nei giorni seguenti di evidenziare eventuali segni di infezione).
  6. In caso di comparsa di reazione nei giorni seguenti contattare un medico per verificare (a maggior ragione in caso di comparsa di eritema a forma di bersaglio, di febbre, dolori articolari,...). Può talvolta comparire una formazione rotondeggiante - dura al tatto sotto pelle, si tratta nella maggior parte dei casi di un innocuo granuloma, ma si raccomanda di verificare con il medico.

La vita di una zecca

Il ciclo vitale della zecca è trifasico.
La femmina adulta fecondata depone alcune centinaia di uova, dalle quali nascono larve esapodi che attendono sul terreno il passaggio di un ospite idoneo su cui fissarsi.
E' possibile che già alla nascita un certo numero di individui risulti infettato da Borrelia burgdoferi per via transovarica.
Raggiunto l'ospite, effettuano il loro pasto di sangue e si lasciano cadere al suolo, per trasformarsi in ninfe ottopodi, in attesa di un nuovo ospite.
Le ninfe rappresentano lo stadio più attivo della zecca: esse raggiungono l'apice degli steli erborei e si attaccano a qualsiasi ospite mammifero sia di passaggio, sia di grande che piccola taglia.
Effettuato il pasto, a loro volta si lasciano cadere nel terreno (letti fogliari, etc.) e realizzano la muta finale in zecche adulte.
Queste si accoppiano sull'ospite e le femmine fecondate vanno incontro al riposo invernale (diapausa); nella stagione primaverile seguente depongono le uova, concludendo così il loro ciclo vitale.

Se la zecca è infetta

L'infezione da Borrelia burgdoferi si perpetua per tutta la vita della zecca, superando anche i diversi stadi di sviluppo.
Le spirochete risiedono di preferenza nell'intestino medio, ove si aggregano ed aderiscono alla membrana basale.
Qui si riproducono alla temperatura di 25° potendo raggiungere, durante il pasto di sangue, livelli elevati di contaminazione di 1000 e più spirochete.
E' stato dimostrato che più specie possono co-infettare la stessa zecca.
E' possibile una distribuzione delle spirochete agli altri tessuti durante le ultime fasi del pasto: la trasmissione all'ospite avviene in gran parte per rigurgito del contenuto intestinale, nelle fasi tardive del pasto (3 giorni), e probabilmente anche mediante la saliva.

Fonti:

 "Attenti alle zecche" Erika Lupi
"Malattia di Lyme" J.Salomon(Médecin des Hòpitaux)J.CIarissou(Chef de clinique) F.Ader(MCU-PH)C. Perronne(Chef de service)
"Prevention of Lyme disease: a review of the evidence." Poland GAI.Division of General Internal Medicine, Mayo Clinic, Rochester, Minn 55905, USA.
http://www.antropozoonosi.it/malattie/malattia-di-lyme/malattia- di-lyme.php
http://www. valneva. com/en/rd/vlal5.