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L'insufficienza venosa cronica è una patologia diffusissima; nelle forme più lievi abbiamo problemi di carattere essenzialmente estetico, mentre in quelle più severe abbiamo vene varicose fino alla comparsa di problematiche più gravi come ulcere, flebiti, trombosi ed embolie....

L'aspetto delle vene quando sono sane ed in caso di infiammazione / insufficienza venosa

Le patologie venose: una condizione diffusissima

Quando si pensa alle malattie e alla loro diffusione, difficilmente si pensa alle patologie venose (flebopatie), eppure le malattie del sistema venoso rappresentano il più comune problema di salute del genere umano.
Le patologie alle vene sono eventi estremamente frequenti e presenti a tutte le latitudini, le patologie venose sono un vero e proprio costo sociale, amplificato anche dal fatto di essere un tipico problema associato all'età.

Cosa è l'insufficienza venosa cronica

L'insufficienza venosa cronica è l'incapacità del sistema venoso di pompare il sangue verso il cuore con l’efficienza necessaria, e ciò determina un aumento della pressione venosa a livello locale; quando questo accade in distretti come gambe e caviglie queste possono apparire gonfie a causa del ristagno di liquidi; può essere presente anche una sintomatologia dolorosa, in particolare quando ci si alza in piedi o immediatamente dopo, con senso di pesantezza e stanchezza .

Numeri impressionanti

In Europa si calcola che la frequenza di insufficienza venosa presente nella popolazione adulta compresa tra 70 e gli 80 anni d' età sia del 25-50% per tutte le forme di disturbi venosi; in particolare abbiamo un 10-15% di varici evidenti, un 5-15 % di insufficienza venosa cronica (IVC); 1% ulcera varicosa.
Il gruppo più colpito in assoluto è costituito da donne oltre i 50 anni.

Fattori di rischio

Alla base dell’insorgenza delle flebopatie e della loro eventuale evoluzione in una condizione di insufficienza venosa cronica vi sono alcuni fattori predisponenti di natura genetica. I principali sono alterazioni morfologiche della parete e delle valvole venose, varianti anatomiche, malformazioni congenite, eventuali e concomitanti alterazioni della coagulazione. Esistono poi altri fattori che singolarmente o in gruppo svolgono un'azione sinergica che aggredisce le vene compromettendone la salute.

I  "nemici" delle vene

In questa tabella elenchiamo i principali "nemici" delle vene, tutti fattori predisponenti alla Insufficienza Venosa Cronica :

Fattori predisponenti all'insorgenza venosa cronica (IVC)
Predisposizione genetica
Sovrappeso e obesità
Mancanza di esercizio fisico
Utilizzo di pillola contraccettiva
Gravidanze
Stare a lungo in piedi o seduti 
Invecchiamento
Abuso di alcoolici
Vita sedentaria
Fumo
Posture errate

 Perchè la vena si rovina

Una routine lavorativa o di vita troppo statica rappresenta un importante fattore di rischio, cosi come qualsiasi attività che determini condizioni di postura scorrette. Oltre al fumo, l’inquinamento ambientale, locali troppo caldi (in particolare se il riscaldamento arriva dal pavimento), abitudini alimentari errate (eccesso di calorie e grassi), eventi traumatici e iatrogeni, sono ulteriori elementi dannosi.

Complicanze

Se l’insufficienza venosa non viene trattata e peggiora, possono verificarsi una serie di complicanze anche serie come la dermatite da stasi, caratterizata da inscurimento della pelle, fenomeni allergici infiammatori della cute e infezioni ricorrenti. Al minimo trauma o in caso di scarsa mobilità possono comparire ulcere difficili da guarire.

Un problema maggiormente femminile

L'insufficienza venosa cronica colpisce in misura maggiore il sesso femminile fino ai 50-60 anni, mentre successivamente non abbiamo differenze significative tra i due sessi.
Globalmente gli studi epidemiologici evidenziano comunque un rapporto uomo/donna di 1 :3.
Studi riferiti alla prevalenza a carico degli arti inferiori evidenziano un range che va dal 10 al 50% nella popolazione adulta maschile e dal 50 al 55% in quella femminile. La malattia varicosa e invece rilevata clinicamente nel 10-38% delle donne e nel 10-20% dei maschi adulti. La causa delle differenze e da ricercarsi in eventi solo femminili particolarmentea rischio, come le gravidanze e la menopausa, eventi che comportano modificazioni anche profonde; per esempio è stata dimostrata una precisa correlazione tra numero di parti e vene varicose; l'incidenza è del  10-63% in donne con figli, contro il 4-26% nelle donne che non hanno mai partorito, come si vede l'incidenza è davvero notevole;
La correlazione è ancora maggiore se la donna era già affetta da disturbi venosi prima di avere figli.

Da cosa nasce cosa

Pensare che le patologie venose siano un evento isolato  è un errore grossolano, perchè fanno da "apripista" ad altre patologie, quali:

Patologie correlate all'insufficienza venosa
Cellulite
Flebiti
Emorroidi
Varici
Teleangectasie (o capillari)
Couperose
Tromboflebiti
Ulcere varicose
Trombosi venosa profonda
Embolia polmonare

 

 

L’obiettivo comune

Come accade per molte patologie, anche per l' IVC vale dire che la qualità di vita dei pazienti dipende in gan parte da una diagnosi precoce e a un buon grado di informazione sia degli operatori sanitari sia del paziente, da una strategia terapeutica mirata e personalizzata caso per caso in base allo stadio clinico del singolo, dall’ aderenza alla terapia e dal sostegno dell’ambiente socio-familiare che circonda il malato; quindi tutti hanno un ruolo ben preciso, il farmacista, il medico, gli operatori socio-assistenziali e i parenti.

Semplici domande e semplici risposte per capire

DomandaRisposta
I sintomi sono bilaterali? Di norma sì
Sono più fastidiosi di sera? Il peggioramento progressivo nel corso della giornata è un segno caratteristico
I sintomi peggiorano con il caldo? I disturbi venosi peggiorano con la temperatura, quindi alte temperature, riscaldamento, scarpe troppo termiche, bagni e saune calde accentuano la sintomatologia
Si attenuano durante la notte? La posizione supina favorisce il ritorno venoso
E' utile tenere sollevate le gambe? Sì perchè sollevando le gambe si contrasta la forza di gravità e questo reca sollievo.
Migliorano camminando? Si a condizione di farlo ad andatura sostenuta, per attivare la spugna plantare e la pompa muscolare del polpaccio

Approcci terapeutici

ll ventaglio terapeutico a disposizione di chi soffre di insufficienza venosa comprende diversi tipi di intervento. L’uno non esclude l’ altro, anzi.
Curare la malattia integrando più metodi porta a risultati migliori per il paziente.
L’elastocompressione tramite bendaggi e calze elastiche ha come obiettivo quello di comprimere le vene in modo graduato ostacolandone la dilatazione e favorendo il ritorno venoso.

La chirurgia viene applicata quando possibile in situazioni in cui essa rappresenta la scelta migliore (vasi fortemente compromessi e degradati, e di diametro "importante").

La scleroterapia consiste nell’eliminare chimicamente le piccole vene varicose di calibro < 6-7 mm tramite iniezione di una sostanza capace di danneggiare il vaso inducendo fibrosi. Esiste un rischio di ricomparsa del problema con il passare del tempo.
La terapia farmacologica si avvale di farmaci flebotrofi benefici per il benessere dei vasi.
il primo e l’ultimo approccio sono quelli che coinvolgono maggiormente il farmacista, ma spesso vengono consigliati e prescritti anche dal medico.

I farmaci flebotropi

Sono i farmaci di prima scelta. La maggior parte dei farmaci flebotropi fa parte della famiglia dei flavonoidi, che comprende centinaia di sostanze ben identificate.
Le più utilizzate sono gli antocianosidi del mirtillo, la diosmina, la rutina, l'oxerutina, la troxerutina, l'esperidina, tutte presenti abbondantemente nel mondo vegetale; pur con meccanismi diversi queste sostanze sono in grado  di attivare il ritorno venoso e linfatico, e mantenere e migliorare lo stato dei vasi sanguigni. Altre piante da cui otteniamo sostanze di comprovata efficacia flebotropa sono la centella asiatica, il Ruscus aculeatus, l’Aesculus hippocastanum (escina), il Mellotus officinalis (cumarina) . Sono indicati e utili nell’lVC di grado lieve e moderato con due obiettivi principali: alleviare i sintomi e prevenire il peggioramento della patologia. Possono trovarsi sia in preparazioni per via orale  sia per uso topico locale.
Numerosi studi clinici hanno documentato l’efficacia osservando il miglioramento della sintomatologia dell’ lVC e della qualità della vita con la scala sintomatologia e analogica visiva VAS già dopo appena un mese di trattamento. Un grande vantaggio è dato dall’elevata tollerabilità e sicurezza pressochè totale.

L'età il vero problema

L'invecchiamento rappresenta un fattore decisivo nell’insorgenza dei problemi venosi. Oltre i 60 anni quasi il 60% delle donne e il 35% degli uomini presenta disturbi. Ciò è dovuto essenzialmente alla progressiva perdita di elasticità dei vasi e alla minore capacità di veicolare il flusso ematico che ne consegue. Per quanto riguarda la comparsa di vene varicose, la correlazione tra prevalenza ed età è quasi lineare. Le flebopatie e le varici sono estremamente rare nei bambini e negli adolescenti, salvo casi particolari di predisposizione per familiarità, anche se la sedentarietà e le lunghe ora passate prima a scuola e poi davanti a tv e videogiochi non favoriscono certo la salute dei nostri figli, come testimoniato dall'obesità infantile, in drastico aumento.


 

 

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